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- Data di creazione 20 Maggio 2025
- Ultimo aggiornamento 20 Maggio 2025
Le soluzioni della crisi nel Codice Antimafia
Il legislatore della Crisi, come è noto, ha enormemente ampliato le soluzioni della stessa, dando centralità alle possibilità di intercettare la Crisi e adottare nuove modalità gestionali e competitive per assicurare la continuità aziendale e creare, o quanto meno mantenere, il valore economico delle imprese. Tale principio ispiratore (trovare soluzione concordate che preservino la continuità aziendale), ha relegato la liquidazione giudiziale alla “extrema ratio”, qualora i tentativi di risanamento mediante gli strumenti negoziali non abbiano avuto esito positivo.
Il legislatore della Crisi, proprio per perseguire tale obiettivo, con una riforma epocale del diritto della Crisi d’impresa, ha modificato alcuni istituti già presenti, dotando l’intero sistema di nuovi strumenti, e, soprattutto, è intervenuto con delle modifiche al Codice civile che regolano il sistema impresa, nonché sulle relative norme di carattere attuativo di natura penale-processuale in relazione alle interferenze tra misure ablative e cautelari e la liquidazione giudiziale. Il presente contributo si addentra nei meandri di questo nuovo orientamento, analizzando le soluzioni della Crisi e la compatibilità delle stesse con le finalità di conservazione e prosecuzione del patrimonio aziendale previste nel Codice delle leggi antimafia.
dott. Sandro Cavaliere
effettua il download dell'articolo completo che è stato pubblicato inoltre su "Il Nuovo Diritto delle Società - Fascicolo 6/2024 – ISSN 2039-6880".
